Museo Civico di Villa Groppallo. Il museo raccoglie materiale risalente all'Impero romano e del Medioevo. I reperti romani sono stati rinvenuti nella zona archeologica denominata Vada Sabatia, mentre dell'epoca medievale sono una ricca collezione di monete antiche databili tra il II e il V secolo.
Pinacoteca Civica. Il sito culturale possiede al suo interno dipinti di scuola genovese, lombarda e spagnola databili tra il XVI e il XVIII secolo.
Alcuni ruderi del castello, eretto nel Medioevo dai marchesi Del Carretto, sono visibili nella frazione di Segno.
Chiesa parrocchiale. Eretta nel XVIII secolo è una ricostruzione in stile barocco, ad unica navata sormontata dalla cupola. L'edificio, restaurato dopo la seconda guerra mondiale, presenta una facciata ornata da alcune statue del XIX secolo del Brilla.
La Chiesa di S.Giovanni Battista, sotto la diocesi di Oulx (XII- XIII secolo), viene affidata da Giacomo Niella, vescovo di Savona, a un proprio curato (1303).
Nel 1583 la Chiesa aveva un altare maggiore, due altari laterali (Madonna del Rosario e S.Biagio). Si susseguono ritocchi e interventi, soprattutto nel corso del ‘700. Dopo il terribile bombardamento del 1944, la Parrocchia viene riconsacrata (1948) e rinnovata: Via Crucis in rame di Bertagnin (1963) e organo (1966). La decorazione “Visitazione” e “S.Giovanni Battista” della volta originale era di Giuseppe Isola. Nella parte superiore della facciata cinque statue in stucco: le Virtù teologali (Fede e Speranza), S.Pietro e S.Giovanni Evangelista e in cima il Patrono che ha una statua anche nella nicchia a forma di conchiglia.
Spiccano diverse opere lignee: Madonna con Nostro Signore (attorno al 1678), la seicentesca “Madonna del Carmine”, la “Pietà” in stile barocco, il “Battesimo di Gesù”, il confessionale (metà XVII secolo).
Da vedere dipinti come “Presentazione al tempio” di Domenico Bocciardo (1720), la tela del Crocifisso, i quadri lasciati da Don Queirolo (1877) come la “Maddalena con un angelo” (metà del XVII secolo), “Madonna di Misericordia” di Paolo Gerolamo Brusco, “Battesimo di Cristo” (XVII secolo).
La Chiese conserva paramenti sacri: (tunicella del XVIII secolo, pianeta con ricami d’oro e sete, stola del XIX secolo) e argenti (calice ligure del 1778, un altro del 1830, ostensorio). Due Crocifissi provengono dallo scomparso Oratorio di S.Giovanni Evangelista.
Su tutto il territorio vadese erano sparse cappelle votive ed edicole. A Porto Vado sorge la Chiesa di Ns di Visitazione, eretta nel 1952 sopra una Cappella delle Grazie (1634 circa, di cui si conserva un piccolo marmo della Vergine con Bimbo e la campana) già realizzata al posto di un’antica costruzione (Cappella “della meistareta”).
A Bossarino sorge Ns Signora della Neve (“la casetta”): affresco della “Madonna con Bambino” (‘500). Nel 1738 fu dotata di altare e pala di “Madonna con il Bambino, Ss Giovanni Evangelista e Paolo Eremita”. Da visitare la Chiesa di S.Genesio (dal XII secolo, monastero femminile): pianta quasi quadrata, due navate, abside semicircolare; recuperata nel 1734, fu fornita di altare maggiore (1760); all’interno calice in argento (1791) e pianeta (XVIII secolo). Soffocate dai nuovi palazzi rimangono tre cappelle private: Ns del Carmine (voluta da Andrea Garrone, funzionò sino al 1775), Ns e Ss Giacomo e Filippo (di Giacomo Filippo Cassinis con decorazioni, pavimento in cotto e ceramica verde), S.Filippo Neri a Bossarino (di Antonio Rossi, 1732) e la Cappella di Agostino De Mari accanto a Villa Groppallo (1741).
Pochi, invece, i resti dell’antichità, soprattutto concentrati nella zona di S.Genesio: tracce di insediamento tardo romano, sepolcro “Fossa do re” nella roccia, in cima al colle cinta murarie e torre tardo medioevale (“castrum vadorum”), al culmine del Colle Sant’Elena reperti di probabile villaggio preistorico (“Castellaro”). Sotto l’attuale edificio comunale, restano sepolcri e resti di costruzioni (villa romana, I-II secolo a.C.).
Domina sulla costa, la fortezza di S.Stefano a Capo Vado, costruita da Genova dal 1614. In seguito furono realizzati un nuovo forte che prese definitivamente il nome di S.Giacomo e poi il bastione S.Giovanni. Al confine con Bergeggi, il Regno d’Italia installò il forte di Sant’Elena.
Musei di Villa Groppallo e “Don Queirolo”. Aperto nel 1982, il Museo nasce come centro culturale e affonda le radici in quello che negli anni ’50 era il “Premio Vado”, logica conseguenza della presenza nella cittadina dell’artista trevigiano Arturo Martini trent’anni prima. Ecco dunque che le opere che hanno ottenuti riconoscimento dal Premio Vado sono custodite a Villa Groppallo: una galleria che spiega il trascorrere del tempo e la ricerca continua degli artisti di nuove forme espressive per interpretare il proprio tempo.
Quadri e sculture di Pizzinato, Treccani, Motti, Fabbri, Bertagnin, Scalvini, Mazzullo, Cavaliere, Cabiati, Cappelli fino a Sughi, Guerreschi, Giannini, Leddi. A Martini è riservata l’ultima sala, semicircolare: quattro gessi delle sculture alla base del Monumento, quello dell’opera “Il Cieco” e disegni inediti. Tutto dominato dalla figura sdraiata, serena e naturale della terracotta “Il Benefattore” (1932), monumento funebre a Don Queirolo. Oltre a queste opere sono conservati dipinti di scuola genovese, lombarda, spagnola (XVI- XVIII). L’orario di visita è martedì, sabato e domenica dalle 15,00 alle 18,00; giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30). Nel Museo civico archeologico “Don Cesare Queirolo” sono, invece, custoditi sculture, epigrafi, marmi, ceramiche, vetri, suppellettili (23 ritrovate dal Queirolo stesso, 14 rinvenute negli scavi per il palazzo comunale tra il 1953 e il 1955), tra cui una “Testa di Dioniso” e una pantera in marmo bianco, e oltre 400 monete romane (visita su appuntamento, n.tel.019.88.63.50). Altre due sale si riferiscono al periodo medioevale.